La Rai e la sfida digitale: il cammino verso una media company digitale
Negli ultimi anni, il panorama dei media e dell'intrattenimento ha subito una trasformazione epocale a causa dell'ascesa del digitale. L'era digitale ha rivoluzionato le abitudini di fruizione dei contenuti degli utenti, mettendo in discussione il tradizionale modello televisivo. In questo contesto, la RAI, Radiotelevisione Italiana, sta cercando di adattarsi e rimodellarsi per rimanere rilevante e competitiva. In questo articolo, esploreremo la situazione attuale delle abitudini di fruizione dei contenuti degli utenti, l'organizzazione in corso all'interno della RAI, il ruolo strategico di Rai Play e il progresso verso la trasformazione della RAI in una media company digitale.
La Rai, come tutte le grandi aziende mediatiche, sta affrontando una sfida epocale: la trasformazione digitale. La diffusione di internet e dei dispositivi mobili ha cambiato radicalmente le abitudini di fruizione dei contenuti da parte degli utenti, che oggi si aspettano di poter accedere ai propri programmi preferiti in qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo.
La trasformazione delle abitudini di fruizione dei contenuti
Uno dei punti chiave di questa discussione è il cambiamento radicale nelle abitudini di fruizione dei contenuti degli utenti. L'audience giovane, in particolare la fascia d'età sotto i 35 anni, ha abbandonato sempre più la visione tradizionale della televisione lineare. Questo ha creato una sfida per le emittenti tradizionali, come la RAI, che hanno tradizionalmente basato la loro offerta sui canali televisivi lineari.
L'aumento dei cosiddetti "player OTT" (Over-The-Top), come Netflix, Amazon Prime Video e Disney+, ha reso ancora più competitivo il settore. Questi servizi di streaming offrono contenuti on-demand e personalizzati, consentendo agli utenti di scegliere cosa guardare e quando farlo. Questa flessibilità ha reso difficile per le emittenti tradizionali competere con l'attrattiva di un vasto catalogo di contenuti disponibili in qualsiasi momento.
La sfida digitale della Rai: tra abitudini degli utenti, organizzazione e trasformazione
La Rai, come tutte le grandi aziende mediatiche, sta affrontando una sfida epocale: la trasformazione digitale. La diffusione di internet e dei dispositivi mobili ha cambiato radicalmente le abitudini di fruizione dei contenuti da parte degli utenti, che oggi si aspettano di poter accedere ai propri programmi preferiti in qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo.
La situazione attuale
Secondo i dati dell'Osservatorio Media Audit di Auditel, nel 2022 la televisione tradizionale ha ancora un ruolo centrale nella vita degli italiani, con una penetrazione del 90,5%. Tuttavia, la fruizione dei contenuti online è in costante crescita, soprattutto tra i giovanissimi. Nel 2022, il 61,5% degli italiani ha guardato almeno un contenuto video online, con un incremento del 10,4% rispetto all'anno precedente.
Questi dati indicano che la Rai deve necessariamente adattarsi alle nuove abitudini degli utenti se vuole continuare a essere un player importante nel mercato dell'informazione e dell'intrattenimento.
La Direzione Generale della RAI ha riconosciuto questa sfida e sta cercando di adattarsi a questa nuova realtà. La trasformazione digitale dei consumi sta causando una frattura nel mercato, con i broadcaster tradizionali che lottano per attirare il pubblico giovane, che preferisce sempre più le piattaforme online e il video on-demand.
L'organizzazione della RAI per il futuro
Per affrontare questa sfida, la RAI sta lavorando attivamente per accelerare la sua trasformazione in una digital media company. Questo significa investire nello sviluppo di piattaforme digitali e nell'acquisizione di competenze digitali. La RAI mira a comprendere le nuove sfide della transizione ambientale e digitale e a essere all'avanguardia nel settore dei media digitali. Una parte centrale di questa trasformazione è il rafforzamento di Rai Play. Rai Play è considerato un vero e proprio servizio "Over The Top" pubblico, una piattaforma digitale che offre una vasta gamma di contenuti on-demand, inclusi contenuti esclusivi. L'obiettivo è di mettere gli utenti al centro dell'offerta, comprendendo le loro esigenze e fornendo un'esperienza personalizzata. Rai Play è diventato un pilastro chiave nell'ecosistema digitale della RAI, con quasi 24 milioni di utenti registrati. Questa piattaforma è una delle più avanzate tra i servizi pubblici europei, offrendo contenuti on-demand, canali simulcast e una vasta gamma di opzioni per il pubblico.Inoltre, la RAI ha creato Rai Play Sound, una piattaforma podcast che offre una vasta gamma di contenuti audio, dai podcast originali alle versioni audio di programmi TV. Questa iniziativa rappresenta un passo audace verso la diversificazione dell'offerta e l'adattamento alle esigenze dell'audience digitale.
Trasformazione in una media company digitale
La RAI sta lavorando costantemente alla sua trasformazione in una media company digitale. Questo significa che la società deve essere in grado di intercettare il pubblico ovunque esso si trovi, in ogni momento e su qualsiasi dispositivo. Questa trasformazione richiede un approccio cross-mediale, in cui i contenuti sono distribuiti su molteplici piattaforme e dispositivi per raggiungere il pubblico in modo efficace. Un aspetto cruciale di questa trasformazione è la capacità di creare contenuti rilevanti per ogni specifico utente. Con la crescita dei player OTT e la diversificazione dell'offerta digitale, la competizione si concentra sulla capacità di intercettare il singolo utente e offrire contenuti che corrispondano ai loro interessi. Inoltre, la RAI sta lavorando per coinvolgere il pubblico giovane, che è già abituato a consumare contenuti online. Questo coinvolgimento richiede una comunicazione mirata e un'esperienza utente efficace. La Rai è ancora in fase di trasformazione, ma ha già compiuto passi importanti per diventare una media company digitale. La creazione della Direzione Generale per i Contenuti Digitali e Transmediali e gli investimenti in tecnologia e produzione di contenuti digitali sono segnali importanti della volontà dell'azienda di competere con i principali player del mercato digitale.Tuttavia, la Rai deve ancora affrontare alcune sfide, tra cui:
- La necessità di conquistare un pubblico più giovane. La Rai ha un pubblico storicamente adulto, mentre il pubblico digitale è prevalentemente giovane. L'azienda deve quindi trovare il modo di produrre contenuti che siano in grado di attirare e fidelizzare il pubblico giovane.
- La necessità di sviluppare un modello di business sostenibile. La Rai è un'azienda pubblica, ma deve comunque generare ricavi per sostenere le proprie attività. L'azienda deve quindi trovare il modo di monetizzare i propri contenuti digitali in modo efficace.
Se la Rai riuscirà a superare queste sfide, potrà diventare un player importante nel mercato digitale e continuare a svolgere il suo ruolo di servizio pubblico nell'era dell'informazione e dell'intrattenimento digitale.
In conclusione
La RAI sta affrontando la sfida digitale con determinazione. Sta lavorando per adattarsi alle nuove abitudini di fruizione dei contenuti, rafforzando Rai Play e trasformandosi in una media company digitale. Questo cammino verso il digitale rappresenta una necessità per rimanere rilevanti e competitivi nell'era dell'OTT e della fruizione on-demand. La trasformazione digitale è essenziale per soddisfare le esigenze dell'audience giovane e mantenere la sua importanza come servizio pubblico. Inoltre, la discussione sul futuro del canone Rai riveste un ruolo cruciale nell'assicurare la stabilità finanziaria dell'azienda durante questa fase di transizione. Con la sua nuova organizzazione, i suoi investimenti in tecnologia e produzione di contenuti digitali e la sua piattaforma Rai Play, la Rai ha le carte in regola per diventare una media company digitale di successo.
Adeguare la nostra organizzazione ai tempi e alle modalità di fruizione dell’era digitale significa rispondere meglio ai bisogni dei cittadini, senza lasciarne fuori nessuno.
La Rai, per essere centrale nella vita degli italiani, deve attuare la radicale trasformazione in media company digitale. A questo scopo è essenziale portare a conclusione rapidamente il molto lavoro già fatto sui tre piani di azione sinergici: contratto di servizio, piano di sostenibilità, piano industriale